Già, le Allstar. Premetto che non vuole essere un post polemico, ma solo un' oggettiva elucubrazione sull'evoluzione del concetto di scarpa di pari passo con la moda.
Quando ero ragazzino avevo le Allstar, sai che novità direte voi, è vero nessuna novità a parte che quando ero ragazzino io le All* costavano due lire, le trovavi al mercatino e te le tiravano praticamente dietro, last but not least è chi le indossava il vero argomento di discussione. Vedete le Allstar a quei tempi erano considerate le scarpe dei reietti, degli emarginati, dei poco di buono. Complice il look proveniente d'oltreoceano di fine anni 80, in Italia ovviamente arrivato un po dopo, che aveva creato tutto un movimento di sottocultura intorno a queste scarpe. Erano le scarpe dei punk, erano le scarpe dei metallari, erano le scarpe degli alternativi in generale, degli skater, dei surfer. Guardare un film sui ragazzi girato in California nella fine degli 80's e non trovare le Allstar... Impossibile!
Avevano un look accattivante, suola di gomma bella leggera (chi ancora oggi ci cammina sulla ghiaia sa di cosa parlo), punta bianca ma soprattutto una miriade di colori. Poi all'improvviso di queste scarpe si sono perse le tracce, o meglio la moda mainstream le ha letteralmente lasciate indietro. Io non sono un esperto di Brand ne uno storico della moda, di conseguenza non so spiegarvi il meccanismo secondo il quale una scarpa viene ritenuta sorpassata, però da un giorno ad una altro le Allstar vennero considerate ormai come un prodotto del passato, un ricordo lontano di tempi che furuno, vestigia di un era oramai superata. Il loro valore commerciale scese ancora di più, in giro si vedevano addosso solamente ad alcuni nostalgici dei bei tempi che furono, la Converse stessa puntò su altri modelli più simili alle Adidas o alle Nike. Voi direte beh è la fine di un prodotto capita, tutto ha una fine. Sbagliato.
Adesso non sono certo io quello che vi deve ricordare che il revival in campo della moda è una cosa assai diffusa, si potrebbe quasi dire che si inventa ben poco e si riesuma ben tanto, però un giorno qualche anno fa, mi pare fossi a Genova, mi sono accorto che le vedevo in giro ad acuni ragazzi molto più giovani di me, che quindi non potevano aver vissuto la loro espansione originale nella nostra penisola, e che le esibivano insieme ad un look non proprio da alternativo di fine anni 80. Ecco quel giorno ho realizzato che erano "tornate di moda", tutto questo dovrebbe farmi piacere... No per niente perchè se una volta erano le scarpe dei segregati, degli emarginati etc etc, quest'oggi sono diventate tutte l'opposto, sono le scarpe dei fighettini, delle ragazzine con il jeans firmato la borsetta e le Allstar rosa. Il loro prezzo di vendita è decuplicato rispetto al passato e i modelli disponibili sul mercato includono cose che farebbero impallidire perfino una manica di stilisti emergenti. Cose indicibili, con il pelo dentro, di pelle, con delle fantasie sopra che sembrano dei suicidi cromatici, di tartan e via discorrendo.
In quel momento di quella primevera di alcuni anni fa ho avuto come un epifania, una sorta di rivelazione: sei diventata così cara la mia Allstar, be allora non sarai mai più la mia scarpa, non perchè ho la velleità o l'arroganza di sentirmi diverso da tutti, ma perchè non posso sottostare inerme alla rovina di una scarpa che aveva trasceso il suo ruolo e che era diventata portabandiera di un movimento sottoculturale. Le stesse categorie di persone che una volta ti guardavano male se le avevi ai piedi oggi stesso le sfoggiano con orgoglio. Da qua nasce il mio profondo rammarico che mi impedisce di ricomprarle e rimettermele ai piedi.
Vi lascio con una piccola chicca di narrativa che dovrebbe essere uno sprone ad una riflessione più accurata sulla voglia dell'essere umano di omologarsi per farsi accettare da un determinato gruppo di suoi simili: David Foster Wallace in Infinite Jest diceva "Che tutti sono identici nella segreta tacita convinzione di essere, in fondo, diversi dagli altri".
Così diciamo tutti.

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